L’AQUILA CAPITALE DEL NOIR
La suggestione d’uno scorcio urbano singolare, come piazza Santa Giusta approntata a set cinematografico in ambiente anni Cinquanta, con auto d’epoca e scene noir, con la magia delle luci, ha consentito ad un grande autore della fotografia di dare un saggio di quanta arte ci sia dietro la macchina da presa. Ma anche di far esprimere a Luca Bigazzi la meraviglia per le caratteristiche d’una città che per i suoi valori architettonici ed ambientali è un set naturale invidiabile per ogni produzione cinematografica, confermata da identico parere di Pasquale Cuzzupoli, direttore di Cinecittà Studios, e da un vecchio amico della Lanterna Magica, Luciano Tovoli, uno dei maestri della luce più affermati e stimati, in Italia ed all’estero. La consegna della “Targa Nestor Almendros”, giunta alla XV edizione, a Luca Bigazzi, è avvenuta nell’Aula consiliare del municipio a Palazzo Margherita d’Austria, ricolma di pubblico e di ospiti, dalle mani del delegato del Sindaco ai Grandi Eventi, il consigliere Antonello Passacantando.
Notte Noir aveva avuto nel pomeriggio il suo momento inaugurale, nella Sala Rossa del Teatro Comunale, dov’era allestita la mostra dei bozzetti dell’editore Sergio Bonelli, con i fumetti di Dylan Dog e Demian, i più amati dai giovan,i che infatti hanno vissuto in gran numero l’evento e le performances dei disegnatori dei due personaggi, Luigi Siniscalchi e Pasquale Ruju. A dare l’incipit alle manifestazioni Gabriele Lucci, la Presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, e l’Assessore comunale alla Cultura, Maurizio Dionisio. Quindi la sequela degli avvenimenti in programma, con la presentazione all’Eden del libro di Gabriele Lucci “Noir”, della collana Dizionari del Cinema, con l’Autore e la giornalista Maria Pia Fusco del quotidiano La Repubblica, in una conversazione sugli aspetti del cinema noir, con la presenza all’incontro del top management della Mondatori Electa, il direttore generale Martin Angioni ed il direttore marketing, Stefano Peccatori, interessati a consolidare un rapporto di collaborazione editoriale con l’Accademia dell’Immagine di enorme successo. Colmo all’inverosimile il Cinema Massimo con le proiezioni dei capolavori noir, in sequenza film dei più grandi registi, protrattesi fino alle 7 della mattina del 22 dicembre. Solo un’interruzione, per consentire alle modelle dell’Accademia della Moda di Roma di sfilare in passerella, vestite con in perfetto stile dark, e per le dimostrazioni di make-up. La storica sala colma come un uovo, posti in piedi e grandi apprezzamenti per l’evento. Un inimmaginabile interesse il pubblico ha dedicato alle serie televisive italiane più famose su soggetti noir, da Maigret a Sheridan, a quelle americane, proiettate nella cripta del Palazzetto dei Nobili, con gli appassionati di tale genere inchiodati alle sedie fino all’alba. Il senso del mistero delle città, specie di provincia, veniva intanto svelato con le testimonianze di Loriano Machiavelli, autore delle storie del poliziotto Sarti Antonio, di Salvatore De Mola, sceneggiatore del Commissario Montalbano, e di Angelo De Nicola, autore del romanzo La missione di Celestino. Intriganti le domande d’un pubblico molto curioso ed attento, nella sala liberty del Gran Caffè Eden. A seguire, dalle 21 e per tutta la notte, Edoardo Siravo ed i giovani attori del Teatro Stabile Abruzzese hanno letto le pagine più intense della letteratura noir. Contrappunti, nelle pause, con musiche di Dvorak e Rossini eseguite dal Quartetto Armonia, fino alla mezzanotte. Poi il testimone musicale è passato a Marilena Paradisi, vocalist jazz di grande valore, che con la sua voce ha incantato un pubblico entusiasta in tutto l’arco notturno, tra le atmosfere evocate dai brani immortali degli scrittori noir americani e francesi.
La “Cena con delitto” - una pièce tra gioco, investigazione e gastronomia - è stata risolta con la scoperta dell’assassino, grazie alla guida del regista Daniele Milani. La Compagnia Teatrale “A bocca aperta” ha recitato l’intrigo negli ambienti del bastione nord del Forte Spagnolo, con le scene d’un assassinio a tinte fosche. Ma gli spettatori hanno però risolto il caso, con un’indagine non priva di suspence e colpi di scena. Musica noir con i concerti del gruppo Daemonia e degli Elettrofandango, al Teatro Comunale. Occupato ogni ordine di posti, dalla platea ai palchi ai loggioni, fino al limite della capienza. Rigoroso il servizio di sicurezza alle porte, per contenere il desiderio insoddisfatto del pubblico, giunto intempestivo a garantirsi una poltrona. Le esibizioni dei due gruppi hanno ammaliato il pubblico giovanile. Eppure il teatro aquilano – un vero gioiello, costruito a metà dell’ottocento – ha determinato un miracolo, con un ascolto attento e composto, come si trattasse d’una commedia di Samuel Beckett. Un modo d’ascoltare musica inconcepibile finora, a memoria di quanto accade con giovani in delirio nei concerti del genere dati in altre arene. L’Aquila ha vissuto veramente una notte particolare: festosa, ordinata, emozionante, intrigante.